Orient Express La Minerva: A Roman Address Where Time Travels Slowly

C’è un luogo, nel cuore più intatto di Roma, dove il viaggio non comincia con una partenza ma con un desiderio. Orient Express La Minerva riapre come hotel e restituisce alla città una promessa antica: quella del tempo pensato, dell’eleganza che non ha fretta, del lusso che si manifesta nel gesto e nell’attesa.

Affacciato su Piazza della Minerva, a pochi passi dal Pantheon, l’hotel raccoglie l’eredità leggendaria dell’Orient Express e la traduce in un racconto contemporaneo, fatto di suite avvolgenti, interni sofisticati e atmosfere che sembrano sospese tra memoria e destinazione. Qui Roma non è sfondo, ma compagna di viaggio mite.


INTERNI COME CARROZZE D’EPOCA, PENSATE PER SOSTARE

Gli spazi di Orient Express La Minerva evocano l’immaginario dei grandi viaggi del passato senza cedere alla nostalgia. Le suite sono rifugi intimi, calibrati nei volumi e nei materiali: legni caldi, tessuti morbidi, luci soffuse che ricordano quelle di una carrozza notturna. Ogni ambiente invita a rallentare, a fermarsi, a guardare.

Il design dialoga con l’architettura storica con misura e rispetto, creando un equilibrio raro tra passato e presente. Nulla è gridato, tutto è suggerito. È un lusso che si percepisce più che mostrarsi, fatto di proporzioni, silenzi ovattati, comfort che accompagna.


IL FESTIVE AFTERNOON TEA: UN VIAGGIO CHE NON CORRE

Nel periodo delle feste, Orient Express La Minerva trasforma uno dei rituali più amati in un’esperienza narrativa. Il Festive Afternoon Tea è un pomeriggio che profuma di partenze lente, dove il tè fuma come un treno in sosta ed ogni assaggio diventa una piccola stazione di meraviglia.

Roma resta fuori, quieta, come un paesaggio invernale osservato dal finestrino. Qui il tempo si posa leggero, invita a viaggiare senza mai partire. Non è solo un tè: è una pausa che incanta, un gesto che restituisce profondità alla stagione natalizia.

La selezione salata rende omaggio alla tradizione con equilibrio e precisione. I sandwich raccontano un viaggio di sapori misurati e riconoscibili:
- il prosciutto di Praga incontra cetriolini e senape di Digione;
- il salmone affumicato dialoga con formaggio cremoso ed erba cipollina;
- il pollo marinato si accompagna a cavolo rosso e maionese al lime;
- la ricotta di bufala si addolcisce con chutney di pomodoro e basilico.

Gli scones, semplici e all’uvetta, arrivano caldi di forno, serviti con doppia crema e marmellata biologica, nel rispetto di un rituale che non ammette scorciatoie.

La pasticceria artigianale conclude il viaggio con una sequenza di suggestioni visive e gustative. L’Albero di Natale Foresta Nera diventa simbolo e racconto. Il choux festivo sorprende con gel di mandarino e crema speziata, mentre il Mont Blanc restituisce profondità e comfort. La mousse al cioccolato bianco con lamponi chiude con una nota delicata, luminosa, quasi sospesa.

Ogni dolce è pensato come una tappa, non come un finale: un invito a restare ancora un momento.


UN NATALE CHE SI MUOVE PIANO

Orient Express La Minerva non propone semplicemente un’esperienza stagionale, ma una visione dell’ospitalità che attraversa il tempo con grazia e intenzione. Qui il Natale non è un momento da consumare, ma un ritmo da abitare. Il Festive Afternoon Tea diventa così la metafora più riuscita di questo approccio: un viaggio immobile, elegante e raccolto, che invita a fermarsi, osservare, ascoltare.

Seduti tra interni che evocano partenze d’altri tempi e una Roma che resta fuori, ovattata, il gesto del tè assume il valore di un rituale. Ogni tazza fumante ricorda un treno in sosta, ogni dolce una piccola tappa di meraviglia, mentre il tempo rallenta fino quasi a farsi impercettibile. È un Natale che non corre, che non accumula, che non alza la voce — ma accompagna, con discrezione e profondità.

In una città abituata allo stupore monumentale, Orient Express La Minerva sceglie la sottrazione come linguaggio. Rinuncia all’eccesso per restituire intimità, silenziosa eleganza, senso. Ed è proprio questa scelta a lasciare il segno. Qui il viaggio non è distanza, ma stato d’animo; non è movimento, ma attesa. E Roma, fedele alla sua natura eterna, sa aspettare.

Grazie a Allumeuse Communication, JR Studio e tutto il team di Orient Express La Minerva.

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