Monastero di Cortona Hotel & Spa: where history presides and time breathes again
Sorto nel punto più alto di Cortona, il Monastero di Cortona Hotel & Spa occupa un luogo carico di memoria, un punto sospeso tra cielo e valle che da secoli custodisce acqua, spiritualità e raccoglimento. Già noto in epoca romana per l’abbondanza delle sue sorgenti — qui sorgeva l’antica cisterna chiamata Bagno di Bacco — questo luogo è stato santuario, rifugio, dimora di cura e contemplazione, attraversato da una quiete profonda che ancora oggi si avverte.
L’edificio, adiacente all’antica chiesa trecentesca di Sant’Antonio, oggi chiusa al culto, racconta una lunga evoluzione: nato nel Quattrocento, ha accolto nel tempo la confraternita di San Rocco, i Monaci Domenicani, i Servi di Maria e infine i Monaci Cistercensi, che vi istituirono un collegio. Ogni epoca ha lasciato una traccia, ogni passaggio un’eco lieve che ancora oggi si percepisce tra le mura, come un respiro trattenuto.
Ambienti raffinati, fascino locale
Oggi il Monastero di Cortona Hotel & Spa è un luogo che narra la propria storia senza mai alzare la voce. L’ingresso si apre su un’immensa hall, un tempo refettorio dei frati, che introduce a un viaggio sospeso nel tempo. Corridoi e scale si intrecciano come una mappa della memoria, rivelando spazi un tempo sacri, oggi restituiti a una nuova forma di accoglienza.
Le finestre, irregolari e tutte diverse, incorniciano scorci mozzafiato sulla Val di Chiana. Gli affreschi, riportati al loro antico splendore, catturano lo sguardo e invitano alla contemplazione silenziosa. Qui il lusso non è mai dichiarato: si manifesta nell’equilibrio sottile tra passato e presente, nella misura, nella luce.
Il Monastero di Cortona non è solo un hotel di lusso: è un’esperienza sensoriale che coinvolge l’anima. Le sue 36 camere e suite, un tempo celle dei frati e dei priori, custodiscono il respiro di secoli di preghiera e ascolto interiore. Volte, travi a vista e dettagli di design contemporaneo convivono in armonia, mentre dalle finestre lo sguardo si perde in un paesaggio che invita alla riflessione lenta.
Bagni di Bacco: un rituale di rinascita
Nel cuore del Monastero, all’interno dell’antica cisterna romana, prende vita la spa Bagni di Bacco. Qui, dove l’eco dell’antica Roma incontra il sussurro dell’acqua, il tempo sembra sciogliersi, lasciando spazio a una sensazione di sospensione totale.
La grande piscina coperta e riscaldata, con le sue sedici postazioni idromassaggio, la sauna in legno, il bagno turco e le sale trattamenti disegnano un percorso di profondo abbandono e rigenerazione. Un luogo intimo e avvolgente, pensato per liberare mente e corpo dal rumore quotidiano e restituire equilibrio.
Arte e cucina: un dialogo continuo
La vera anima del Monastero si esprime anche a tavola. Gli Affreschi, ristorante fine dining, prende il nome dai dipinti secolari rinvenuti al suo interno — alcuni dei quali sembrano rimandare alla battaglia di Montaperti del 1260. Qui lo chef Michele Ricci interpreta la cucina toscana con estro e misura, trasformando il territorio in un racconto gastronomico colto e contemporaneo.
I menu degustazione celebrano la ricchezza locale, mentre l’“ingrediente del mese” — novità del 2025 — diventa il fulcro di percorsi creativi e audaci. Accanto ai grandi classici, come la pappa al pomodoro o i pici tirati a mano, l’elemento vegetale assume spesso un ruolo centrale, giocando con consistenze, colori e stagioni.
Accanto, l’Osteria del Santo offre un volto più conviviale e autentico della Toscana. Paste fresche, brace, salumi, formaggi e una fiorentina cotta alla perfezione raccontano una cucina schietta, fatta di gesti antichi e sapori sinceri.
La cantina, con oltre 300 etichette, è un viaggio tra le eccellenze toscane e internazionali. I riconoscimenti di The World of Fine Wine e Wine Spectator testimoniano una cura costante e appassionata.
Scriptorium e terrazza: dove lo sguardo si perde
Sotto un’antica volta che custodisce i segreti del Monastero, lo Scriptorium Bar accoglie gli ospiti in un’atmosfera raccolta, ideale per un cocktail d’autore o un calice di vino. Varcando le vetrate, si apre la terrazza panoramica: un tempo orto botanico dei frati, oggi oasi di pace con piscina refrigerio e zona solarium.
Da qui la Val di Chiana si stende all’infinito. I tramonti infiammano il cielo, trasformando ogni sera in un rito lento e contemplativo. È un luogo dove il tempo rallenta, dove l’anima respira e la bellezza si deposita nella memoria.
Oltre l’ospitalità
La filosofia del Monastero di Cortona si fonda su tre pilastri: storia, armonia, rinascita. Custodire il passato, creare equilibrio tra lusso e semplicità, offrire un’esperienza trasformativa. Ogni dettaglio è pensato per far sentire l’ospite accolto, come in una casa che sa ascoltare.
Quella del Monastero è una storia di famiglia, di passione autentica per l’ospitalità, fatta di gesti che restano nel cuore. Più che un hotel, è un luogo dell’anima.
Cortona, tra arte e tempo
Adagiata su un colle di origine etrusca, Cortona è una città che invita a rallentare. Vicoli medievali, palazzi rinascimentali, musei, chiese e panorami mozzafiato costruiscono un racconto stratificato, dove passato e presente convivono con naturalezza.
Dal MAEC alla Fortezza del Girifalco, dalle opere di Luca Signorelli al tempio di Santa Maria al Calcinaio, Cortona è una destinazione da vivere con lentezza. E il Monastero, arroccato sopra la città, ne resta il custode discreto, vigile, silenzioso nel senso più alto del termine.
Grazie a Michelle Aggio, Eleonora Siddi Press e tutto il team di Monastero di Cortona Hotel & Spa.